Dall’egemonia francese della seconda metà dell’Ottocento a oggi, il volume ripercorre la storia della moda così come si è venuta ad affermare nella sua fase moderna quando con Charles Frederick Worth nacque la figura del sarto inteso non più come semplice artigiano, ma come ideatore di fogge, per arrivare all’età contemporanea. Con uno sguardo privilegiato all’Italia, accanto ai profili dei più importanti designer internazionali, da Chanel a Dior, da Valentino ad Armani, vengono ricostruite le tappe fondamentali dell’affermazione della moda e i suoi passaggi dalla haute couture al prêt-à-porter, fino alla globalizzazione. In questa nuova edizione, dall’apparato iconografico ancora più ricco, oltre all’approfondimento di vari temi e designer, come l’autarchia ed Elsa Schiaparelli, la haute couture e Cristóbal Balenciaga, sono stati introdotti nuovi paragrafi dedicati, tra gli altri, a Lucile, Charles James, Federico Forquet e Pino Lancetti. Si è dato inoltre spazio ad argomenti di attualità, come il fast fashion, l’heritage, la sostenibilità, il “walzer” dei direttori creativi e l’impatto sul sistema moda del Coronavirus
Il racconto della moda è come le favole che le nostri madri ci narrano prima di andare a dormire. Dietro un cappuccetto rosso, l’innocenza dell’età non vede che una bambina spaventata, mentre la mente adulta e consapevole riconosce la consistenza storica e il dramma sociale rimasto nascosto nell’infanzia. Come ogni fiaba, l’evanescenza magica e surreale della couture cela un nucleo profondamente radicato nell’humus della realtà, in una complessa rete di nomi e fatti che ne determinano l’evoluzione. Sofia Gnoli sceglie di addentrarsi nel groviglio di consequenzialità che dall’evento politico-economico porta alla creazione di un nuovo modo di vestire, parlando della moda come di un labirinto di cunicoli apparentemente randomici che, in realtà, conducono sempre alla medesima uscita.
Un libro unico nel suo genere