La discussa copertina di Gente che ritrae Francesco Totti e la figlia Chanel, di spalle, in spiaggia, con riferimenti al fisico della ragazza paragonato a quello di mamma Ilary Blasi, ha aperto un vaso di Pandora di polemiche. Andando al cuore del problema: da un lato il giornalismo gossiparo estivo, che da una vita vede i vip discinti paparazzati sotto l’ombrellone; dall’altro la sensibilità (forse anche aumentata o in parte modificatasi col tempo) di lettori e personaggi pubblici rispetto a tematiche come il sessismo, i minori, e la strumentalizzazione del corpo, soprattutto femminile. Dopo la sollevazione popolare per la cover di Gente e la reazione stizzita, a colpi di post congiunti, dei genitori Totti e Blasi, la direttrice del giornale, Monica Mosca, si è detta “dispiaciuta”, poco prima di finire a colloquio a Milano con il collegio disciplinare dell’Ordine dei giornalisti.Ora a parlare è Umberto Brindani, dal 2010 direttore del settimanale concorrente Oggi. Pur con tutte le cautele del caso legate al fair play professionale, il giornalista dichiara in modo netto: “Quello che posso dire è che quella cover io non l’avrei fatta, e qui mi fermo. Per ciò che riguarda invece gli altri scatti del 2011 di Oggi con Michelle Hunziker e la figlia Aurora Ramazzotti, che sono circolati sui social, francamente non li ricordavo, ma sono andato a controllare scoprendo – e tengo a dirlo in modo molto chiaro – che non si trattava di una copertina. Anche perché non avrei mai messo in copertina due persone di spalle. Può darsi che si trattasse di un servizio interno o di una foto di Aurora e mamma uscite sul sito. Sul nostro sito del resto ci sono 28 pagine dedicate ad Aurora Ramazzotti. Inoltre titolavamo sui costumi uguali tra madre e figlia, e non mi pare che ci fossero allusioni di alcun tipo. Poi, se uno le vuole vedere sono fatti suoi. Tengo a dire anche con chiarezza che mai sul giornale da me diretto, e soprattutto in copertina, madre e figlia sono state in qualche modo fisicamente paragonate. In generale, va detto che i figli e le figlie dei super-famosi sono purtroppo destinati a subire le pressioni mediatiche di siti e giornali; non è un’esclusiva italiana, avviene in tutto il mondo. Spetta a noi giornalisti rispettare le persone, oltre alle regole della deontologia, della Carta di Treviso e soprattutto del buon gusto”.